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Man mano che il processo di digitalizzazione delle imprese avanza, si fa sempre più pressante anche l’esigenza di proteggere informazioni e dati sensibili. La digital transformation, infatti, non consiste solo nel mero progresso tecnologico: è anche attenzione costante allo sviluppo di strategie efficaci per salvaguardare le reti intelligenti da potenziali attacchi informatici. In questo senso la cybersecurity assume un’importanza primaria, e deve rientrare tra le priorità di un’azienda che voglia davvero dirsi innovativa e aperta al futuro. 

Cybersecurity e Industria 4.0, quali sono i rischi? 

Parlando dei trend 2022 a tema cybersecurity, Gartner ha calcolato che entro il 2025 il 45% delle aziende sarà stata vittima di attacchi informatici sulle supply chain. Tuttavia, le aziende che adotteranno un’architettura mesh riusciranno a ridurre l’impatto degli attacchi individuali fino al 90%

In questo contesto è quanto mai fondamentale per le aziende dotarsi di framework che identifichino gli attacchi hacker, proteggano i sistemi tecnologici e rilevino le minacce, neutralizzandole. Un sistema di Industrial Internet of Things (I-IoT), oltre a ottimizzare il processo produttivo rendendolo più efficiente, dovrebbe anche prevedere rigidi controlli di sicurezza. I principi base della cybersecurity (i cosiddetti criteri “RID”, cioè Riservatezza, Integrità, Disponibilità) sono quanto mai validi in un contesto di Industria 4.0 in cui, secondo Niccolò De Carlo, CEO di Sensoworks, l’approccio migliore per creare un sistema di protezione efficace e funzionale è sicuramente di tipo olistico. L’attenzione alla raccolta, conservazione e utilizzo dei dati, infatti, deve rientrare in un’ottica più ampia e globale di sicurezza informatica

Cybersecurity nell’ambito dell’Industria 4.0: il contributo di Sensoworks

Alla luce di uno scenario industriale così fertile di opportunità e innovazioni digitali, Sensoworks si propone come un partner in grado di offrire soluzioni mirate per permettere alle imprese di presidiare la transizione digitale e, allo stesso tempo, assicurarsi che i propri dati siano sempre adeguatamente protetti

Protocolli e tecnologie di sicurezza sono infatti fondamentali per Sensoworks: oltre a raccogliere, monitorare e interpretare i dati provenienti dai sensori collegati a macchinari e infrastrutture, la piattaforma è facilmente configurata per conservare al meglio le informazioni sensibili. 

Inoltre, tutto il processo produttivo è protetto attraverso la tecnologia blockchain, una struttura condivisa che non può essere modificata al cui interno si immettono i dati che, una volta inseriti, non verranno ritoccati né cancellati. Una garanzia della corretta informazione che è imprescindibile per garantire la cybersecurity a 360°.  

La cybersecurity per Sensoworks: un esempio concreto sui sistemi idrici integrati

Abbiamo visto quanto sviluppare strategie efficaci per proteggere dati e reti da potenziali violazioni informatiche sia ormai imprescindibile. Allo stesso tempo però, come ricorda il CEO di Sensoworks De Carlo, è necessario studiare strategie efficaci anche per la sicurezza fisica delle infrastrutture.

Un esempio di architettura che coinvolge sia la struttura fisica che quella tecnologica può essere un sistema idrico integrato. Qui, tramite cyber-infrastrutture come smart water network, IoT, tecniche di data-science, augmented intelligence e, appunto, blockchain, è possibile prendere decisioni più consapevoli in tempo reale proprio grazie a sensori e strumentazioni che si occupano di raccogliere e trasmettere dati in modo sicuro. 

Si capisce dunque quanto la conoscenza e la sicurezza del dato agiscano a supporto delle decisioni aziendali, e allo stesso tempo danno anche una maggiore consapevolezza dei consumi e del valore dell’acqua.

“Stiamo raggiungendo i 3.5 miliardi di device connessi a livello globale. L'uso che facciamo di gran parte di questi device ad oggi ricopre un ruolo strategico per il nostro paesesottolinea De Carlo.

“Pensiamo per un attimo ad infrastrutture viarie, di produzione di energia. Sono sempre più connesse e vanno preservate da qualsiasi tipologia di rischio. Oggi, grazie a tecnologie come quella di Sensoworks, è possibile identificare se un device, un sensore, un dispositivo non sta funzionando correttamente o se è stato volutamente manomesso.”

Rimanete sintonizzati sui nostri canali social per non perdere i prossimi aggiornamenti. 

Contattate la nostra Eleonora – Head of Sales – per saperne di più su come la piattaforma Sensoworks protegge le informazioni e i dati sensibili.

Le infrastrutture come ponti, gallerie, palazzi, tunnel, cavalcavia, sistemi fognari e idrici, necessitano di un continuo e costante monitoraggio al fine di prevenire eventuali guasti, anomalie e/o danni e di garantire l’operatività in piena sicurezza durante le fasi sia di costruzione che di gestione e controllo di queste infrastrutture.

Oggi, grazie all’Internet of Things e ai sensori installati sui punti critici delle strutture civili stesse, è possibile effettuare un controllo anche da remoto. I dati e le informazioni raccolti attraverso questi dispositivi permettono di analizzare e valutare lo stato di salute della struttura e di decidere tempestivamente le strategie di intervento di restauro o di ripristino, pianificando le attività di manutenzione in modo predittivo e preventivo

Non a caso, nel contesto italiano, stanno emergendo sempre più soluzioni tecnologico-innovative volte a supportare da un lato la valutazione di rischi di tipo statico, fondazionale, sismico o idrogeologico e, dall’altro, il ripristino, il miglioramento e l’adeguamento dello stato dell’arte.

In che modo, quindi, i sensori e la tecnologia IoT possono fare la differenza? Quali piattaforme sono disponibili sul mercato? 

Per il monitoraggio intelligente: la soluzione proposta da Sensoworks

Sensoworks è la piattaforma che integra i dispositivi IoT in sistemi aziendali o cloud per la gestione remota e il controllo di sistemi infrastrutturali complessi.

Attraverso la raccolta, il monitoraggio e l’interpretazione dei dati, provenienti da qualsiasi sensore installato sulle infrastrutture civili e sul terreno, si ha l’opportunità di effettuare un’integrazione semplificata di tutte le informazioni e valutare la necessità di una manutenzione preventiva e predittiva dell’infrastruttura stessa.

Sensoworks - grazie alla sua dashboard personalizzabile, dinamica e responsive - raccoglie i dati da ogni dispositivo e asset e consente di visualizzare il modello 3D BIM della struttura monitorata e il layer georeferenziato dei sensori di monitoraggio installati sull’opera. Inoltre, permette di visionare in maniera interattiva lo stato dei sensori stessi e l’andamento grafico delle diverse grandezze monitorate. 

Per riassumere, la piattaforma permette quindi:

Infine, è:

I casi di intervento di Sensoworks

Come interviene Sensoworks? Cosa è possibile monitorare? Esistono diversi casi applicativi della piattaforma. Nello specifico:

L’utilizzo di Sensoworks riguarda il monitoraggio dell'integrità strutturale degli edifici in prossimità della demolizione, dello scavo e della costruzione di nuovi edifici. In particolare, il monitoraggio strutturale prevede la misurazione delle deformazioni statiche (ossia inclinazioni, flessioni, allungamenti/accorciamenti) e delle sollecitazioni dinamiche (accelerazioni) su strutture pre-esistenti e sui pali delle paratie, lungo il perimetro dello scavo.

Sensoworks monitora l'integrità strutturale di ponti e cavalcavia autostradali. Il monitoraggio strutturale, di solito, comporta la misurazione e il controllo delle inclinazioni statiche dell'impalcato, le misurazioni della flessione delle travi del ponte e i parametri modali dinamici.

Sensoworks interviene sia durante il monitoraggio e controllo delle gallerie che in fase di costruzione. Nel primo caso permette di effettuare il monitoraggio in tempo reale di convergenza, deformazioni e stato di salute generale dell’infrastruttura. Nel secondo, invece, monitora i lavori stessi di costruzione delle gallerie sotterranee utilizzate sui sottopassaggi cittadini. 

È possibile acquisire i dati dai sensori distribuiti e installati lungo le tubature presenti nelle città. Grazie a questi sensori, Sensoworks può misurare le deformazioni verticali e orizzontali delle tubature, il livello, la velocità e la portata dei flussi nella rete fognaria e controllare le anomalie dovute alle infiltrazioni parassitiche provenienti dall’esterno. Tutti i dati sono indicizzati e attraverso apposite dashboard se ne facilita l’interpretazione.

La piattaforma di Sensoworks viene impiegata per l’analisi, il controllo e il monitoraggio di perdite idriche, per l’ottimizzazione del pompaggio, per la manutenzione predittiva della rete idrica con ottimizzazione delle squadre richieste sul campo, per ricevere gli alerts in caso di intervento tempestivo e preventivo in caso di guasti e, infine, per la digitalizzazione degli asset di adozione delle normative europee.

Per saperne di più sul tema scarica il nostro white paper cliccando l’immagine in basso o contatta qui Eleonora, Head of Business Development. Potrai conoscere le nostre soluzioni per il monitoraggio intelligente di ponti, tunnel, cantieri, edifici, turbine eoliche e tutte quelle infrastrutture che necessitano di manutenzione e monitoraggio. 

Infrastructures such as bridges, tunnels, buildings, tunnels, sewer and water systems require continuous and regular monitoring in order to prevent possible breakdowns, anomalies and/or damage and to ensure safety during the phases of both construction and management and control of these infrastructures.

Today, thanks to the Internet of Things and sensors installed on vital points of the civil structures themselves, monitoring can also be done remotely. The data and information collected through these devices make it possible to analyze and assess the health of the structure and make timely decisions on restoration or recovery intervention strategies, planning maintenance activities in a predictive and preventive way. 

Not surprisingly, in the Italian context, more and more technological-innovative solutions are emerging to support, on the one hand, the assessment of static, structural, seismic or hydrogeological risks and, on the other hand, the restoration, improvement and adaptation of the state-of-the-art.

How, then, can sensors and IoT technology make a difference? What platforms are available in the market? 

For smart monitoring: Sensoworks' solution

Sensoworks is a platform that integrates IoT devices into corporate or cloud systems for remote management and control of complex infrastructure systems.

By collecting, monitoring and interpreting data, from any sensor installed on civil infrastructure and on the ground, there is an opportunity to perform simplified integration of all information and assess the need for preventive and predictive maintenance of the infrastructure itself.

Sensoworks - thanks to its customizable, dynamic and responsive dashboard - collects data from every device and asset and enables the visualization of the 3D BIM model of the monitored structure and the geo-referenced layer of the monitoring sensors installed on the infrastructure. In addition, it allows interactive display of the status of the sensors themselves and the chart trend of the several monitored quantities. 

To summarize, the platform thus enables:

Lastly, it is:

The cases of Sensoworks intervention

In what ways does Sensoworks intervene? What can be monitored? There are several application cases of the platform. Specifically:

The use of Sensoworks involves monitoring the structural integrity of buildings close to demolition, excavation, and construction of new buildings. Specifically, structural monitoring involves measuring static deformations (i.e., inclinations, deflections, stretching/shortening) and dynamic stresses (accelerations) on pre-existing structures and bulkhead piles along the perimeter of the excavation.

Sensoworks monitors the structural integrity of bridges and highway overpasses. Structural monitoring usually involves measuring and checking static deck inclinations, bridge girder deflection measurements, and dynamic modal parameters.

Sensoworks intervenes both during the monitoring and control of tunnels and during construction. In the first case, it allows real-time monitoring of convergence, deformations and general health of the infrastructure. In the second, however, it monitors the construction work itself of the underground tunnels used on city underpasses. 

Data can be acquired from sensors distributed and installed along the pipelines in cities. Using these sensors, Sensoworks can measure the vertical and horizontal deformations of pipes, the level, speed and volume of flows in the sewer system, and check for anomalies due to parasitic seepage from outside. All data are indexed, and through special dashboards, interpretation is facilitated.

Sensoworks' platform is used for analysis, control and monitoring of water leaks, pumping optimization, predictive maintenance of the water network with optimization of the required field teams, receiving alerts in case of timely and preventive intervention in case of failures, and, finally, digitization of assets for adoption of European regulations.

To learn more about the topic download our white paper by clicking the image below or contact Eleonora, Head of Business Development here. You will learn about our solutions for intelligent monitoring of bridges, tunnels, construction sites, buildings, wind turbines and all those infrastructures that need maintenance and monitoring. 

Si è svolto il 14 giugno presso l’Auditorium di Ivitalia l’evento finale di ConnecTo Startup Contest, la call for ideas di Infratel Italia e Invitalia per individuare nuove soluzioni e tecnologie nel settore TELCO dedicata a startup, PMI innovative, spin off universitari e giovani talenti.

Tre le challenge con l’obiettivo di rendere la connessione sempre più smart, inclusiva e sostenibile:

  1. Nuove soluzioni per la connettività 
  2. Nuovi strumenti per i cantieri e il monitoraggio delle infrastrutture
  3. Soluzioni Madtech innovative per il settore Telco

La call for ideas di Infratel Italia e Invitalia si è chiusa ufficialmente il 30 marzo 2022.

In fase di Open Call, il team innovation di Opinno Italy, partner tecnico dell’iniziativa, si è occupato di mappare le realtà imprenditoriali più aderenti alle challenge e dell’attività di scouting. La call era aperta a Startup, PMI innovative, Spin off universitari e Team informali con un progetto innovativo. 

I soggetti che hanno applicato alla call sono così distribuiti:

I progetti presentati per ogni challenge in proporzione sono stati:

Cosa è successo dopo la chiusura della call?

Gli innovation expert di Opinno Italy hanno selezionato i 10 progetti finalisti che hanno avuto la possibilità di esporre il Pitch davanti alla giuria durante l’evento finale. Come da regolamento, la preselezione è stata effettuata sui criteri innovazione/value proposition e aderenza alla challenge.

La giuria, cui era deputata la scelta dei tre primi classificati, insieme all’AD Infratel Italia Marco Bellezza e ad Alfredo Bruni di Invitalia, ha visto la partecipazione di Alessandro Tommasi - Will Media, Antonella Grassigli - Doorway Platform, Benedetto Di Martino - Volano Group, Chiara Trombetta - Startup Italia, Luca Ruju - Giffoni Hub, Mariarita Costanza - Everywheretew, Mila Fiordalisi - CorCom, Niccolò Sanarico - Primo Venture, Silvia Amato - Opinno Italy, Stefano Peroncini - Eureka Venture.

È stato Sensoworks - Sensing the future, la piattaforma per il monitoraggio infrastrutturale che raccoglie, monitora e interpreta i dati provenienti dai sensori collegati alle infrastrutture come ponti, tunnel, reti idriche e fognarie, ad aggiudicarsi il primo premio. Seguito da BraIND 4.0, una soluzione tecnologica che offre assistenza remota 3D per la manutenzione dei cantieri, e LiFi Italia di To Be Srl che sfrutta lo spettro della luce, visibile e non visibile, per trasmettere dati in modo veloce, sicuro e sostenibile.

“Il settore delle infrastrutture si trova di fronte alla necessità di migliorare i processi produttivi – ha commentato l’Ad di Infratel Marco Bellezza– Portare il digitale in Italia è ancora per certi aspetti un’attività ‘analogica’, c’è ampio spazio per innovare. Da qui l’idea di un contest in linea, peraltro, con il percorso avviato dal 2020 che ha acceso i riflettori sul ruolo che le startup possono avere nell’ambito della spinta all’infrastrutturazione e ai servizi innovativi”.

Appuntamento alla prossima edizione!

Una transizione verso un modello di economia circolare nell’utilizzo delle risorse idriche è possibile? Crediamo assolutamente di sì, vediamo come.

Nei precedenti due articoli a tema “idrico” abbiamo definito gli aspetti da monitorare con attenzione e su cui agire per garantire un futuro in cui l'approvvigionamento idrico sia sufficiente per la popolazione mondiale e siamo arrivati a scoprire come Sensoworks possa rivoluzionare la gestione degli impianti sotto svariati punti di vista e, soprattutto, in maniera sostenibile.

Una svolta sostenibile nella gestione del sistema idrico globale non è infatti solo possibile ma, a ben vedere, crediamo sia obbligatoria

La scarsità d’acqua, insieme ai cambiamenti climatici, costituisce già oggi un problema grave per diversi stati del mondo. All’aumento di un grado della temperatura terrestre corrisponde, infatti, dati alla mano, una riduzione del 20% della disponibilità delle risorse idriche. Ciò significa che, in assenza di misure decise 

e risolutive, già tra meno di 10 anni la disponibilità di acqua a livello globale potrebbe ridursi del 40% rispetto ad oggi.

Urge sviluppare adeguate misure finalizzate ad agevolare la transizione dal modello di economia lineare, attualmente prevalente, verso un modello di economia circolare in grado di valorizzare un uso efficiente delle risorse, in particolare dell’acqua. Non solo riutilizzo irriguo dell’acqua, ma recupero sostenibile delle risorse materiali ed energetiche contenute nelle acque reflue, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra e i consumi energetici dei depuratori.

Gestire la risorsa idrica in ottica circolare richiede interventi nelle diverse fasi del ciclo:

  1. Una strategia di gestione della domanda globale (a scopo idropotabile, irriguo, industriale ed energetico) che promuova stili di vita e processi produttivi sostenibili e crei incentivi concreti per il risparmio, la conservazione (contrastando la dispersione nelle reti di distribuzione) e la resilienza delle fonti e delle relative infrastrutture idriche di derivazione e trasporto.
  1. La valorizzazione e l’utilizzo di risorse idriche non convenzionali (prevalentemente acque reflue urbane depurate). La gestione delle acque reflue in ottica di economia circolare si traduce nel riutilizzo dell’acqua depurata, prevalentemente in agricoltura, e nel recupero sostenibile delle risorse materiali ed energetiche contenute nelle acque reflue, trasformando così i depuratori in impianti di bio-raffinazione che convertono sostanze di scarto in prodotti utili, quali biogas e bio-metano, fertilizzanti (azoto, fosforo), sostanze organiche (cellulosa, polidrossialcanoati usati nella produzione di bioplastiche).

Per riutilizzare sapientemente le acque reflue bisogna porre attenzione a due aspetti fondamentali: 

  1. Prevenzione dell’inquinamento alla fonte attraverso il divieto o il controllo puntuale nell’uso di alcune sostanze contaminanti; 
  2. Raccolta e trattamento delle acque reflue in modo efficace e diffuso; 
  3. Affinamento dei reflui e la loro distribuzione, per farne una fonte alternativa di acqua, sicura ed economica, sia per l’irrigazione che per le industrie e per l’ambiente; 
  4. Possibilità di recuperare energia e materiali presenti nelle acque reflue urbane, quali nutrienti come il fosforo e prodotti chimici come biopolimeri o cellulosa, riutilizzabili nell’industria o nell’agricoltura.

Risultano infine di fondamentale importanza anche i processi di trattamento e le modalità di smaltimento e riutilizzo previste per i fanghi di depurazione, che vanno definiti in relazione alle loro caratteristiche e dell’ambito territoriale di riferimento. Il fosforo ad esempio è una materia prima critica per l’Europa in ragione della dipendenza quasi totale dalle importazioni da Paesi extra europei e del bassissimo tasso di riciclo da prodotti a fine vita.

Come farlo? Serve subito una rivoluzione digitale 

Il servizio idrico ha avviato negli ultimi anni il suo percorso di digital transformation. Tuttavia, l’adozione di tecnologie digitali è ancora in uno stadio iniziale e, perché possa esprimere appieno l’ampio potenziale di benefici che ne possono derivare, andrebbe sostenuta con azioni concrete su più fronti: normativo, regolatorio e finanziario. Il connubio tra digitalizzazione e Servizio Idrico Integrato è destinato a rafforzarsi sempre più.

Sensoworks a supporto della tutela dell'ambiente

Le tecnologie digitali stanno trasformando molti aspetti del mondo in cui viviamo, dalle industrie, alle città, alla quotidianità. La digital transformation rientra tra le grandi forme di disruption, tendenze evolutive globali destinate a cambiare il modo

di fare le cose, a rivoluzionare i settori industriali, ivi incluso il servizio idrico integrato. Il concetto di “Industria 4.0” inteso come “approccio strategico all’integrazione di sistemi di controllo avanzati basati su Internet che permettono alle persone e alle macchine di connettersi in qualsiasi momento, ovunque, con chiunque e qualsiasi cosa in un unico sistema complesso” è stato introdotto per la prima volta in Germania nel 2011 e declinato dalla German Water Partnership (GWP) per il servizio idrico integrato con il termine “Water 4.0”. 

Le tecnologie ICT (innovation and communication technologies) sono un elemento chiave per migliorare la gestione delle risorse idriche, permettendo di sviluppare sistemi intelligenti di monitoraggio, gestione e misura, di conoscenza a supporto delle decisioni e anche una maggiore consapevolezza dei consumi e del valore dell’acqua.

Nell’ambito dei processi interni e delle infrastrutture, il ricorso a tecnologie digitali ruota attorno all’utilizzo di dati per ottimizzare i processi decisionali, efficientare la gestione del servizio e migliorarne la qualità. Ciò viene reso possibile dalle c.d. “Cyber infrastrutture", ossia sistemi di raccolta dati - sensori e strumentazioni - e di conservazione, elaborazione e visualizzazione degli stessi (smart water network, IoT, tecniche di data-science, augmented intelligence, blockchain) che permettono di prendere decisioni più consapevoli in tempo reale.

Ecco, vi abbiamo appena spiegato cosa fa la piattaforma Sensoworks.

Una conoscenza immediata del proprio sistema di reti e impianti grazie a misurazioni dettagliate, monitoraggi continui su processi e infrastrutture coinvolte, automatizzazione dei processi e interventi da remoto

Sensoworks offre un ausilio innovativo e unico nella prevenzione di interruzioni di servizio e nel rilevamento delle perdite idriche. Una conoscenza effettiva delle condizioni fisiche e di funzionamento delle reti e dei sistemi permette inoltre di orientare la spesa per investimenti verso le reali priorità, pianificare accuratamente gli interventi anche a medio-lungo termine, ottimizzare le manutenzioni basandosi sulla conoscenza dello stato delle reti più che sulla loro vita utile. 

Idrico 4.0: ricadute positive sul servizio in monopolio

Data la natura di servizio in monopolio che caratterizza il servizio idrico, il rapporto con l’utente diviene un asset strategico fondamentale al fine di trasmettere il ruolo e le ricadute del proprio operato sul territorio di riferimento.

La digitalizzazione nei rapporti con l’utente offre un’occasione unica per creare un coinvolgimento maggiore, fatto di comunicazione trasparente e immediata, semplificando l’espletamento di pratiche amministrative end to end.

Gli avvisi di disservizi, di interruzioni e di ripristini programmati, ma anche informazioni su cantieri aperti e lavori avviati possono essere comunicati in tempo reale, al pari degli esiti conseguenti a eventi imprevedibili. I servizi online e aree utenti web personali possono agevolare la gestione della fornitura tramite procedure autogestite dall’utente, invio di autoletture e reclami, attivazione di pratiche e servizi quali la bolletta web o prenotazioni di appuntamenti, nonché rendere maggiormente consapevoli gli utenti dei propri consumi e della qualità dell’acqua di rubinetto (proprietà organolettiche e sua salubrità), rassicurando sul consumo di una risorsa ambientalmente preferibile.

Una soluzione win win

In un colpo solo questo rapporto privilegiato ha effetti benefici sull’organizzazione interna dell’Azienda Idrica, semplificando i processi amministrativi e di gestione dell’utenza, e dall’altra permette un uso più consapevole dell’acqua pubblica, facendo risparmiare l’intera società rispetto al minor utilizzo di acqua in bottiglia con i relativi minori impatti sull’ambiente.

Se sei interessato a una panoramica completa sul concetto di INFRASTRUTTURA IDRICA 4.0 puoi scaricare il nostro White Paper cliccando qui o contattare Eleonora – Head of Sales in Sensoworks.

Perché è importante per le città del futuro integrare oggetti, tecnologie e risorse? In che modo le città del futuro dovrebbero perseguire un modello di sviluppo smart ossia sostenibile, efficiente e innovativo (per approfondimenti sul paradigma smart city leggi questo articolo )? 

Entro il 2050, secondo il rapporto delle Nazioni Unite, il 70% della popolazione globale vivrà nelle città. Quest’ultime dovranno essere in grado di accogliere tale crescita urbana, garantendo un’elevata qualità della vita dei cittadini e perseguendo obiettivi di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale.

Ne consegue la necessità di favorire la progettazione di città intelligenti, che permetteranno:

Come? E quali sono i parametri che ci permettono di monitorare l’evoluzione della smartness di una città? 

Il modello di lettura delle smart cities

La società di consulenza EY ha proposto un modello di lettura delle smart cities che si articola e sviluppa su quattro livelli interconnessi tra loro, ossia:

  1. Il livello delle infrastrutture e reti:

Il primo layer rappresenta le basi su cui si fondano tutti i servizi e le attività di una smart city, ossia le reti (come ad esempio il wi-fi, la banda larga e il 5G), le infrastrutture e le dotazioni tecnologiche.

  1. Il livello della sensoristica e IoT:

Il secondo fa riferimento alle reti di sensori e ai dispositivi IoT indispensabili per la raccolta e l’analisi dell’infinita quantità di dati generati e condivisi, riguardanti:

Questo livello è quello più interessante per il mondo dei sistemi IP e il ruolo che quest’ultimo può giocare all’interno di tale evoluzione.  

  1. Il livello delle Service Delivery Platform:

È quello relativo alle piattaforme di delivery di questi servizi. Piattaforme che - operando come delle vere e proprie centrali operative - elaborano e valorizzano i dati generati dagli altri strati per supportare la pubblica amministrazione nella definizione di strategie, atte a migliorare i servizi esistenti e/o crearne di nuovi.

  1. Il livello delle applicazioni e servizi:

Il quarto, infine, riguarda l’insieme delle strategie e dei servizi a valore aggiunto, offerti  ed erogati ai cittadini tramite l’applicazione di dispositivi digitali (web, mobile, app, visori). 

Questi quattro livelli insieme generano il sistema integrato per la costruzione di una smart city. La sfida, oggi, per chi deve progettare e - al tempo stesso - governare questi nuovi paradigmi di città, è proprio quella di rendere tali livelli interconnessi, lavorando però su una singola infrastruttura di base e un’unica piattaforma di delivery di tutti i servizi intelligenti. 

In questo contesto, come interviene Sensoworks?

Sensoworks e la sua applicazione

Sensoworks ha sviluppato una piattaforma IoT che consente di integrare il primo livello delle infrastrutture al secondo livello dei sensori e dispositivi IoT per raccogliere ed elaborare i dati rilevati, attraverso il monitoraggio automatizzato e continuo dei processi operativi. Si configura quindi come una service delivery platform, grazie alla quale è possibile gestire e valorizzare tutte le informazioni a beneficio dell’operatore

La piattaforma è divisibile in due aree:

Ma quali sono le funzionalità di base previste e i vantaggi funzionali offerti da questa piattaforma? 

Contatta la nostra Eleonora - Head of Sales - per ricevere la brochure “Smart City: strategie e servizi per la città del futuro” e saperne di più su come iniziare ad integrare e monitorare i tuoi servizi di smart city.

Il ruolo dei big data e dell’iot nell’ottimizzazione delle risorse, la gestione degli sprechi, l’analisi predittiva e la soddisfazione del consumatore.

Nel precedente articolo abbiamo visto quali siano i quattro gli asset da parametrare e su cui agire per garantire un futuro in cui l'approvvigionamento idrico sia sufficiente per la popolazione mondiale e, dopo aver identificato nelle perdite d’acqua degli impianti il problema prioritario, abbiamo introdotto la soluzione proposta da Sensoworks.

É ora il caso di fare una breve overview sul ruolo della tecnologia per l’efficientamento della filiera idrica, per poi scoprire come Sensoworks stravolge, ottimizzandolo, il modo di gestire le infrastrutture.

Come già argomentato nell’articolo precedente, Infrastrutture obsolete unitamente all’inefficienza del sistema idrico rendono necessario un investimento massivo in tecnologia per migliorare il servizio.

La Community Valore Acqua ha individuato quattro pilastri per l’efficientamento del settore idrico:

  1. Ridurre al minimo l’utilizzo di acqua dolce potabile per attività e settori che potrebbero utilizzare acqua non potabile;
  2. aumentare riciclo e riuso dell’acqua e delle acqua reflue;
  3. ridurre la produzione di acqua di scarico e di rifiuti della filiera estesa dell’acqua;
  4. efficientare i sistemi di monitoraggio per tenere sotto controllo i consumi adottando politiche di efficienza energetica.

I primi tre punti, imprescindibili, sono macro-scelte a livello industriale su cui qualsiasi amministrazione saggia dovrà convergere nel brevissimo periodo, senza se e senza ma. Il quarto punto, con lo stesso fattore di urgenza, è quello in cui la soluzione di Sensoworks trova ampio spazio pratico di intervento, vediamo come.

IT + OT = IOT

La gestione delle reti idriche sparse sul territorio è complessa. Molti dei componenti del sistema fisico delle reti non sono facilmente accessibili, come ad esempio i sensori di pressione o di flusso. É quindi di vitale importanza la convergenza tra IT (Information Technology) e OT (Operation Technology).

La sola convergenza tra IT e OT però non è sufficiente, ed è per questo che entrano in gioco le tecnologie abilitanti come mobility, connectivity e IoT. Le soluzioni di modellazione idraulica, e la loro digitalizzazione, consentono ad esempio una simulazione accurata delle prestazioni nei punti chiave della rete. Le tecniche di sensori virtuali permettono di calcolare flussi e pressioni laddove non è possibile inserire sensori reali.

Per rendere le reti idriche resilienti, efficienti e sostenibili è fondamentale che la gestione, il monitoraggio e il controllo siano automatizzati anche in remoto
L’obiettivo è quello di rispondere in tempo reale alle richieste d’acqua e, di garantire la sicurezza degli impianti e della stessa acqua erogata, passando a un servizio basato su sistemi predittivi invece che reattivi: per efficientare servono dati, per gestirli, analizzarli e restituirli in maniera comprensibile servono software e servizi digitali.

In che modo Sensoworks si occupa del monitoraggio delle perdite

Le perdite d'acqua da tubazioni idriche in pressione sono molto delicate: oltre a causare danni economici derivanti dallo spreco di acqua, rischiano di provocare conseguenze ben più serie e pericolose, tra cui infiltrazioni, frane, allagamenti o cedimenti del terreno. 

Gli operatori e le multiutility hanno quindi deciso di puntare decisamente sulla manutenzione predittiva. L’obiettivo è di individuare i punti dell’infrastruttura dove è più probabile una rottura della rete: in questo modo è possibile intervenire con la sostituzione della condotta a rischio prima che il danno si verifichi, anche grazie all’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale.

Ma cosa fa effettivamente Sensoworks nella sua applicazione alle infrastrutture idriche?

  1. Perdite idriche

Individua i tratti di rete con maggior probabilità di rottura. Analizza il piping idrico con gestione prioritaria degli asset più critici, con conseguente diminuzione delle perdite idriche e incremento di efficienza nella gestione.

  1. Ottimizzazione del pompaggio

Sviluppa un modello di rete con algoritmi di AI, alimentato da dati real time dal campo, che vada a ottimizzare la pressione di rete e per ridurre perdite e consumo energetico per il pompaggio.

  1. Manutenzione predittiva della rete con ottimizzazione delle squadre in campo

Prioritizza gli interventi di manutenzione e pianificazione degli operatori e dei percorsi in funzione del rischio associato mediante algoritmi di geo-routing.

  1. Smart alarms

Crea smart alarm ed integra eventuali smart meter per aumentare efficienza e tempestività di intervento, riuscendo ad intervenire preventivamente rispetto a un potenziale guasto o derive dei misuratori.

  1. Digitalizzazione della gestione degli asset

Interviene tramite revamping e digitalizzazione degli asset per l’adozione delle normative europee, ad esempio Water Safety Plan e nuove disposizioni provenienti da ARERA (e.g. decreto n.76 luglio 2020). 

Sensoworks fornisce quindi le tecnologie più avanzate per monitorare, predire e controllare dati complessi e provenienti da diverse fonti in tempo reale, anche nell’idrico!

Se sei interessato a una panoramica completa sul concetto di INFRASTRUTTURA IDRICA 4.0 puoi scaricare il nostro White Paper cliccando qui!

Ça va sans dire: non c’è civiltà dall’inizio dei tempi che non abbia rincorso l’acqua dolce e provato a controllarla, gestirla e depurarla in quanto bene primario necessario alla vita.

Tutte le grandi città sono nate sulle rive di grandi fiumi o ne hanno deviato il corso a proprio vantaggio con dighe e infrastrutture tecniche spesso di pregiata fattura, vista l’importanza che il bene trattato aveva e ha ancora oggi.  

Dighe, acquedotti, cisterne, depuratori: più alta era la qualità di queste infrastrutture e migliore sarebbe stata la qualità dell’acqua a disposizione e, di conseguenza, la vita dei cittadini. Secoli fa non ci si poneva il problema rispetto alla disponibilità di una risorsa come l’acqua, ritenuta “infinita” e sempre disponibile. Oggi siamo invece a un punto di svolta e le prossime azioni dell’uomo nei confronti del bene dei beni saranno fondamentali per l’approvvigionamento futuro.

L’acqua dolce è, infatti, un bene ad altissimo valore, se facciamo nostro l’assunto economico secondo cui il valore di un bene è determinato dalla sua scarsità e questa oggi scarseggia sempre più.

Oltre due miliardi di persone vivono attualmente in aree soggette a stress idrico e circa 3,4 miliardi di persone - il 45% della popolazione mondiale - non hanno accesso a strutture igienico-sanitarie gestite in modo sicuro. Non solo, il deficit idrico globale arriverà al 40% entro il 2030. 

Come possiamo intervenire? Sono quattro gli asset da parametrare e su cui agire per garantire un futuro in cui l'approvvigionamento idrico sia sufficiente per la popolazione mondiale:

  1. Domanda e utilizzo dell’acqua
  2. Disponibilità di acqua e stress idrico
  3. Qualità dell’acqua
  4. Valori dei benefici globali delle infrastrutture idrauliche

1. Domanda e utilizzo dell'acqua: un pò di numeri e di variabili

L’uso globale di acqua dolce è aumentato di sei volte negli ultimi 100 anni e continua a crescere a un tasso di circa l’1% all’anno dagli anni ‘80 (AQUASTAT, s.d.), principalmente nella maggioranza delle economie emergenti, nonché nei paesi a basso e medio reddito (Ritchie e Roser, 2018). Quali sono i principali fattori che influiscono sull’attuale crescita di richiesta di acqua?

A ciò si aggiunge l’agricoltura, che include attività quali l’irrigazione, il prelievo di acqua per il bestiame e l’acquacoltura, responsabile del 69% dei prelievi idrici globali. Rapporto che può raggiungere il 95% in alcuni paesi in via di sviluppo (FAO, 2011a). L’industria (compresa la generazione di elettricità ed energia), invece, è responsabile del 19%, mentre i comuni lo sono del restante 12%. La maggior parte degli autori concorda sul fatto che l’uso dell’acqua per l’agricoltura dovrà però affrontare una crescente competizione in termini di domanda da parte dell’industria e dei settori energetici, ma anche dagli usi municipali e domestici, principalmente in funzione dello sviluppo industriale e del miglioramento della copertura dei servizi idrici e igienico-sanitari nei paesi in via di sviluppo e nelle economie emergenti (OCSE, 2012; Burek et al., 2016; IEA, 2016).

2. Disponibilità di acqua e stress idrico

Lo stress idrico colpisce molte parti del mondo ed è definito come una condizione, temporanea o prolungata, di assenza di acqua, solitamente carente a livello del terreno. Si tratta spesso di un fenomeno stagionale o annuale e si stima che circa quattro miliardi di persone vivano in aree che soffrono di grave scarsità idrica fisica per almeno un mese all’anno (Mekonnen e Hoekstra, 2016). 

Secondo il rapporto del World Resources Institute (WRI), che ha misurato la domanda e la disponibilità di acqua in 167 Stati, l’emergenza dell’acqua sarà uno dei problemi più seri che colpirà il nostro pianeta, non solo nelle zone povere ma anche nei Paesi più sviluppati. Entro il 2040 infatti saranno ben 33 gli Stati che dovranno affrontare uno stress idrico “estremo”: tra questi circa 14 si trovano nella sola area mediorientale, con gravi rischi di instabilità politica, ma la scarsità di risorse idriche, sottolineano i ricercatori, si farà sentire anche in altre parti del mondo tra cui anche in alcune zone italiane e balcaniche.

3. Qualità dell'acqua: questione di dati

A causa della mancanza di capacità di monitoraggio e comunicazione, soprattutto in molti dei paesi meno sviluppati, i dati sulla qualità dell’acqua globale rimangono scarsi. 

La qualità dell’acqua si è in ogni caso deteriorata a causa dell’inquinamento in quasi tutti i principali fiumi in Africa, America Latina e Asia e, a livello globale, si stima che l’80% di tutte le acque reflue industriali e urbane venga rilasciato nell’ambiente senza alcun trattamento previo, con effetti dannosi sulla salute umana e sugli ecosistemi. Come già noto, a paesi meno sviluppati corrisponde un rapporto percentuale maggiore e  strutture per il trattamento delle acque reflue gravemente carenti (WWAP, 2017). Anche la gestione poco oculata del deflusso agricolo è considerata una delle criticità più diffuse legate alla qualità dell’acqua a livello globale (OCSE, 2017a).

4. Valori dei benefici globali delle infrastrutture idrauliche

La qualità dell’acqua per la società è determinata dalla qualità e dalla “salute” delle infrastrutture idrauliche che vengono impiegate per captarla, immagazzinarla o trasportarla. A conferma dell’incipit di questo articolo, lo sviluppo socio-economico risulta infatti piuttosto limitato in quei paesi che non dispongono di infrastrutture sufficienti per gestire l’acqua.

C’è poi una vasta fetta di popolazione  (circa 1,6 miliardi di persone) che, pur avendo disponibilità fisica di acqua, deve affrontare la scarsità d’acqua “economica”: l’acqua c’è ma mancano le infrastrutture necessarie per accedervi (Comprehensive Assessment of Water Management in Agriculture, 2007). Si stima quindi che entro il 2030, gli investimenti nelle infrastrutture igienico-sanitarie e per la fornitura idrica dovranno corrispondere a circa 900-1.500 miliardi di dollari americani all’anno, circa il 20% del fabbisogno totale necessario per tutti i tipi di investimenti infrastrutturali (OCSE, 2017b). Circa il 70% degli investimenti totali nelle infrastrutture saranno nel Sud globale, con un’ampia quota nelle aree urbane in crescente sviluppo (GCEC, 2016). Nei paesi sviluppati, saranno necessari ingenti investimenti per la ristrutturazione e l’aggiornamento.

Questa la situazione, quindi che fare?

La soluzione risiede nella transizione verso un modello di economia circolare nell’utilizzo delle risorse idriche e nell’implementazione di soluzioni tecnologiche sostenibili e predittive per il monitoraggio delle perdite dagli impianti, vero tallone di achille delle infrastrutture idriche.

Sensoworks offre una soluzione dedicata alle perdite d’acqua da condutture cosiddette primarie, ovvero quelle condutture pubbliche che portano l’acqua nei quartieri e la smistano poi nelle abitazioni.

La piattaforma identifica la perdita tramite una serie di sensori che, posti nella parte esterna dei tubi (la parte non impermeabile), capta vibrazioni e suoni e riesce a identificare i diversi status della tubatura segnalando anomalie e permettendo un intervento immediato. Raccoglie inoltre dati in real time che, aggregati ed elaborati, forniscono un data-set predittivo fondamentale per pianificare la giusta manutenzione ed evitare interventi last minute onerosi e poco risolutivi sul lungo termine.

Di questo parleremo nel prossimo articolo sul blog di Sensoworks. Nel mentre, se vuoi una panoramica completa sul concetto di INFRASTRUTTURA IDRICA 4.0 puoi scaricare il nostro White Paper cliccando qui!

Come saranno le città del futuro? Che cosa si intende quando sentiamo parlare di smart city?

Spesso si associa l’espressione smart city - conseguenza della digital transformation e dell’utilizzo della tecnologia IoT nelle diverse sfere della Pubblica Amministrazione - alla sola dimensione tecnologica presente nelle città. 

L’architetto e ingegnere Carlo Ratti, invece, direttore del MIT Senseable City Lab e tra i massimi pionieri mondiali nel campo dell’innovazione urbana, usa il termine sense-able per esprimere l’idea di sensibilità e di percezione e descrivere questo nuovo modello urbano di città: città sensibili e capaci di sentire. Città in cui infrastrutture complesse a larga scala - come consumo energetico, rifiuti, mobilità, assistenza sanitaria, istruzione -  diventano fonti infinite di dati. Città che, grazie alla digitalizzazione dei processi di lavoro e all’organizzazione di questi dati condivisi, puntano a migliorare la qualità della vita di chi le vive

A tal proposito, non possiamo non citare il progetto Roboat per i battelli a guida autonoma di Amsterdam o ricordare il progetto pioniere Trash Track promosso in passato dallo stesso Lab e ideato per mappare il sistema dei rifiuti negli Stati Uniti, attraverso la dotazione di etichette digitali per il tracciamento della posizione GPS.

La cosa più sorprendente - aveva dichiarato Ratti - è stata che i risultati ottenuti, oltre a essere utili per una migliore gestione dei rifiuti, hanno promosso anche un cambiamento nel comportamento dei partecipanti".

Non a caso, come era già stato indicato nel suo precedente libro Smart City, Smart Citizen

una città intelligente non è fatta di persone che si limitano a rispondere a input, ma di cittadini che rivestono un ruolo fondamentale: quello di protagonisti del processo di raccolta e condivisione dei dati. Dopotutto, i cittadini connessi sono il motore del cambiamento urbano nelle città del futuro”.

Infatti, è proprio questa quantità infinita di dati che produciamo, partendo dalle operazioni più elementari che eseguiamo con il nostro smartphone fino a quelle rese possibili dall’intelligenza artificiale e dall’IoT, a garantire alle città del futuro quella capacità di sentire, e al tempo stesso, a consentire a chi le progetta e governa di pensare a nuovi paradigmi di sviluppo.

“Le città di oggi le hanno fatte uomini di ieri. Noi abbiamo il diritto di pensare a quelle di domani, senza complessi, a patto che l’obiettivo sia questo: il domani. Fare città oggi per l’oggi significa farle nascere vecchie. Le tecnologie dovranno pervadere tutto e poi scomparire ai nostri occhi.” - afferma Ratti.

Sfruttare il massimo potenziale

Ma in che modo è possibile farlo? Come mettere in relazione oggetti, infrastrutture e cittadini? Come integrare tutti i dati condivisi e sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie e degli applicativi digitali che rendono le nostre città intelligenti e sensibili? 

È quanto perseguito da Sensoworks con la sua piattaforma IoT come soluzione a supporto del paradigma smart city. L’obiettivo è quello di automatizzare la raccolta di questi dati critici per la gestione urbana ed elaborarli per permettere alla pubblica amministrazione di definire strategie e servizi atti a migliorare:

Per saperne di più sulla soluzione Smart City di Sensoworks e sui suoi vantaggi funzionali, fissa un incontro con la nostra responsabile vendite, Eleonora Stragliotto (prenota un incontro nel suo calendario).

La transizione digitale

L’aumento consistente di dati per tutte le aziende moderne costituisce uno dei driver recenti più importanti verso la transizione digitale. 

Le aziende che ancora non raccolgono dati dai propri processi, interni ed esterni e per le varie business unit (dalla produzione agli uffici amministrativi), sono destinate a restare indietro nella competizione globale. 

Allo stesso tempo le aziende che invece si sono dotate di macchinari moderni e sensoristica di ultima generazione, che generano dati relativi a tutte le attività dell’azienda, si rendono conto che questi dati hanno bisogno di essere ulteriormente valorizzati, messi in comparazione tra loro e strutturati per ricavarne informazioni di valore per il singolo business. Tra le tecnologie abilitative più diffuse gioca un ruolo sempre più rilevante l’Internet delle cose (IoT).

Le applicazioni rese possibili dall’IoT sono tante:

Industrial IoT, le nuove sfide da affrontare

L’Industrial Internet of Things (I-IoT), ovvero il collegamento alla rete Internet dei diversi macchinari e apparati impiegati nei processi produttivi delle industrie, sta cambiando in profondità il modo di produrre, abilitando persino nuovi modelli di business. 

Una macchina industriale collegata alla rete, infatti, rilascia costantemente dati e informazioni relativi a una serie di parametri (velocità, consumi energetici, oscillazioni ecc.) che possono essere utilizzati per ottimizzare il processo produttivo rendendolo più efficiente. 

Fare industria, nell’attuale contesto economico e globale, è decisamente più complesso rispetto al recente passato: i consumatori richiedono prodotti sempre meno standardizzati, e la domanda è caratterizzata da poca linearità e dalla presenza di picchi. Sullo sfondo, infine, si osserva una crescente competizione di attori provenienti dai Paesi in via di Sviluppo.

Parallelamente, le normative in materia ambientale vanno rafforzandosi, imponendo ai produttori l’obbligo di prestare ulteriore attenzione alle caratteristiche del proprio processo produttivo. 

In questo contesto, le macchine industriali necessarie alla produzione sono chiamate – da un lato - a funzionare a ritmi serrati, in modo da rispettare le date di consegna, e – dall’altro - a possedere il giusto grado di flessibilità per rispondere ad eventuali input esterni.

Esistono anche dei costi indiretti, ma non per questo meno importanti: sono gli stop produttivi per esempio, che possono tradursi in ritardi nelle consegne, da non sottovalutare in tempi di globalizzazione e di accresciuta competitività. È importante infine sottolineare l’importanza dell’integrazione tra i sistemi di produzione e i sistemi dedicati alla gestione (ERP): i primi, infatti, sono spesso in linea con la parte commerciale e contabile, ma non integrati per la Pianificazione e la produzione (MES).

La Soluzione

Sensoworks a supporto del paradigma Industria 4.0

La piattaforma I-IoT di Sensoworks comprende tutte le componenti che realizzano la connessione ai macchinari e, in generale, a tutti gli oggetti da monitorare del mondo IoT (macchinari, sensori, carrelli delle linee di produzione, prodotti finali della produzione, etc.). 

La piattaforma è divisibile logicamente in due aree: 

Quali sono i vantaggi funzionali della piattaforma Sensoworks?

I vantaggi funzionali possono essere tradotti in benefici operativi per l’azienda

Come digitalizzare la tua azienda

Alla luce di uno scenario fertile di opportunità e innovazioni digitali come quello descritto, risulta evidente la necessità di avere un supporto tecnologico in azienda, capace di ottimizzare i processi, individuare processi da snellire e talvolta anche nuovi modelli di business più adatti alle nuove abitudini di consumo.

Sensoworks  è il partner ideale, in grado di offrire soluzioni mirate per le imprese che vogliano iniziare il loro percorso di transizione digitale.

Per semplificare l’adozione delle nuove tecnologie Sensoworks ha creato un piano sintetico di adozione, che si conclude in soli 4 giorni dall’inizio del percorso, e rende l’azienda completamente autonoma nell’utilizzo della sua piattaforma digitale.

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