Le infrastrutture come ponti, gallerie, palazzi, tunnel, cavalcavia, sistemi fognari e idrici, necessitano di un continuo e costante monitoraggio al fine di prevenire eventuali guasti, anomalie e/o danni e di garantire l’operatività in piena sicurezza durante le fasi sia di costruzione che di gestione e controllo di queste infrastrutture.
Oggi, grazie all’Internet of Things e ai sensori installati sui punti critici delle strutture civili stesse, è possibile effettuare un controllo anche da remoto. I dati e le informazioni raccolti attraverso questi dispositivi permettono di analizzare e valutare lo stato di salute della struttura e di decidere tempestivamente le strategie di intervento di restauro o di ripristino, pianificando le attività di manutenzione in modo predittivo e preventivo.
Non a caso, nel contesto italiano, stanno emergendo sempre più soluzioni tecnologico-innovative volte a supportare da un lato la valutazione di rischi di tipo statico, fondazionale, sismico o idrogeologico e, dall’altro, il ripristino, il miglioramento e l’adeguamento dello stato dell’arte.
In che modo, quindi, i sensori e la tecnologia IoT possono fare la differenza? Quali piattaforme sono disponibili sul mercato?
Sensoworks è la piattaforma che integra i dispositivi IoT in sistemi aziendali o cloud per la gestione remota e il controllo di sistemi infrastrutturali complessi.
Attraverso la raccolta, il monitoraggio e l’interpretazione dei dati, provenienti da qualsiasi sensore installato sulle infrastrutture civili e sul terreno, si ha l’opportunità di effettuare un’integrazione semplificata di tutte le informazioni e valutare la necessità di una manutenzione preventiva e predittiva dell’infrastruttura stessa.
Sensoworks - grazie alla sua dashboard personalizzabile, dinamica e responsive - raccoglie i dati da ogni dispositivo e asset e consente di visualizzare il modello 3D BIM della struttura monitorata e il layer georeferenziato dei sensori di monitoraggio installati sull’opera. Inoltre, permette di visionare in maniera interattiva lo stato dei sensori stessi e l’andamento grafico delle diverse grandezze monitorate.
Per riassumere, la piattaforma permette quindi:
Infine, è:
Come interviene Sensoworks? Cosa è possibile monitorare? Esistono diversi casi applicativi della piattaforma. Nello specifico:
L’utilizzo di Sensoworks riguarda il monitoraggio dell'integrità strutturale degli edifici in prossimità della demolizione, dello scavo e della costruzione di nuovi edifici. In particolare, il monitoraggio strutturale prevede la misurazione delle deformazioni statiche (ossia inclinazioni, flessioni, allungamenti/accorciamenti) e delle sollecitazioni dinamiche (accelerazioni) su strutture pre-esistenti e sui pali delle paratie, lungo il perimetro dello scavo.
Sensoworks monitora l'integrità strutturale di ponti e cavalcavia autostradali. Il monitoraggio strutturale, di solito, comporta la misurazione e il controllo delle inclinazioni statiche dell'impalcato, le misurazioni della flessione delle travi del ponte e i parametri modali dinamici.
Sensoworks interviene sia durante il monitoraggio e controllo delle gallerie che in fase di costruzione. Nel primo caso permette di effettuare il monitoraggio in tempo reale di convergenza, deformazioni e stato di salute generale dell’infrastruttura. Nel secondo, invece, monitora i lavori stessi di costruzione delle gallerie sotterranee utilizzate sui sottopassaggi cittadini.
È possibile acquisire i dati dai sensori distribuiti e installati lungo le tubature presenti nelle città. Grazie a questi sensori, Sensoworks può misurare le deformazioni verticali e orizzontali delle tubature, il livello, la velocità e la portata dei flussi nella rete fognaria e controllare le anomalie dovute alle infiltrazioni parassitiche provenienti dall’esterno. Tutti i dati sono indicizzati e attraverso apposite dashboard se ne facilita l’interpretazione.
La piattaforma di Sensoworks viene impiegata per l’analisi, il controllo e il monitoraggio di perdite idriche, per l’ottimizzazione del pompaggio, per la manutenzione predittiva della rete idrica con ottimizzazione delle squadre richieste sul campo, per ricevere gli alerts in caso di intervento tempestivo e preventivo in caso di guasti e, infine, per la digitalizzazione degli asset di adozione delle normative europee.
Per saperne di più sul tema scarica il nostro white paper cliccando l’immagine in basso o contatta qui Eleonora, Head of Business Development. Potrai conoscere le nostre soluzioni per il monitoraggio intelligente di ponti, tunnel, cantieri, edifici, turbine eoliche e tutte quelle infrastrutture che necessitano di manutenzione e monitoraggio.
Perché è importante per le città del futuro integrare oggetti, tecnologie e risorse? In che modo le città del futuro dovrebbero perseguire un modello di sviluppo smart ossia sostenibile, efficiente e innovativo (per approfondimenti sul paradigma smart city leggi questo articolo )?
Entro il 2050, secondo il rapporto delle Nazioni Unite, il 70% della popolazione globale vivrà nelle città. Quest’ultime dovranno essere in grado di accogliere tale crescita urbana, garantendo un’elevata qualità della vita dei cittadini e perseguendo obiettivi di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale.
Ne consegue la necessità di favorire la progettazione di città intelligenti, che permetteranno:
Come? E quali sono i parametri che ci permettono di monitorare l’evoluzione della smartness di una città?
La società di consulenza EY ha proposto un modello di lettura delle smart cities che si articola e sviluppa su quattro livelli interconnessi tra loro, ossia:
Il primo layer rappresenta le basi su cui si fondano tutti i servizi e le attività di una smart city, ossia le reti (come ad esempio il wi-fi, la banda larga e il 5G), le infrastrutture e le dotazioni tecnologiche.
Il secondo fa riferimento alle reti di sensori e ai dispositivi IoT indispensabili per la raccolta e l’analisi dell’infinita quantità di dati generati e condivisi, riguardanti:
Questo livello è quello più interessante per il mondo dei sistemi IP e il ruolo che quest’ultimo può giocare all’interno di tale evoluzione.
È quello relativo alle piattaforme di delivery di questi servizi. Piattaforme che - operando come delle vere e proprie centrali operative - elaborano e valorizzano i dati generati dagli altri strati per supportare la pubblica amministrazione nella definizione di strategie, atte a migliorare i servizi esistenti e/o crearne di nuovi.
Il quarto, infine, riguarda l’insieme delle strategie e dei servizi a valore aggiunto, offerti ed erogati ai cittadini tramite l’applicazione di dispositivi digitali (web, mobile, app, visori).
Questi quattro livelli insieme generano il sistema integrato per la costruzione di una smart city. La sfida, oggi, per chi deve progettare e - al tempo stesso - governare questi nuovi paradigmi di città, è proprio quella di rendere tali livelli interconnessi, lavorando però su una singola infrastruttura di base e un’unica piattaforma di delivery di tutti i servizi intelligenti.
In questo contesto, come interviene Sensoworks?
Sensoworks ha sviluppato una piattaforma IoT che consente di integrare il primo livello delle infrastrutture al secondo livello dei sensori e dispositivi IoT per raccogliere ed elaborare i dati rilevati, attraverso il monitoraggio automatizzato e continuo dei processi operativi. Si configura quindi come una service delivery platform, grazie alla quale è possibile gestire e valorizzare tutte le informazioni a beneficio dell’operatore
La piattaforma è divisibile in due aree:
Ma quali sono le funzionalità di base previste e i vantaggi funzionali offerti da questa piattaforma?
Contatta la nostra Eleonora - Head of Sales - per ricevere la brochure “Smart City: strategie e servizi per la città del futuro” e saperne di più su come iniziare ad integrare e monitorare i tuoi servizi di smart city.
Spesso si associa l’espressione smart city - conseguenza della digital transformation e dell’utilizzo della tecnologia IoT nelle diverse sfere della Pubblica Amministrazione - alla sola dimensione tecnologica presente nelle città.
L’architetto e ingegnere Carlo Ratti, invece, direttore del MIT Senseable City Lab e tra i massimi pionieri mondiali nel campo dell’innovazione urbana, usa il termine sense-able per esprimere l’idea di sensibilità e di percezione e descrivere questo nuovo modello urbano di città: città sensibili e capaci di sentire. Città in cui infrastrutture complesse a larga scala - come consumo energetico, rifiuti, mobilità, assistenza sanitaria, istruzione - diventano fonti infinite di dati. Città che, grazie alla digitalizzazione dei processi di lavoro e all’organizzazione di questi dati condivisi, puntano a migliorare la qualità della vita di chi le vive.
A tal proposito, non possiamo non citare il progetto Roboat per i battelli a guida autonoma di Amsterdam o ricordare il progetto pioniere Trash Track promosso in passato dallo stesso Lab e ideato per mappare il sistema dei rifiuti negli Stati Uniti, attraverso la dotazione di etichette digitali per il tracciamento della posizione GPS.
“La cosa più sorprendente - aveva dichiarato Ratti - è stata che i risultati ottenuti, oltre a essere utili per una migliore gestione dei rifiuti, hanno promosso anche un cambiamento nel comportamento dei partecipanti".
Non a caso, come era già stato indicato nel suo precedente libro Smart City, Smart Citizen:
“una città intelligente non è fatta di persone che si limitano a rispondere a input, ma di cittadini che rivestono un ruolo fondamentale: quello di protagonisti del processo di raccolta e condivisione dei dati. Dopotutto, i cittadini connessi sono il motore del cambiamento urbano nelle città del futuro”.
Infatti, è proprio questa quantità infinita di dati che produciamo, partendo dalle operazioni più elementari che eseguiamo con il nostro smartphone fino a quelle rese possibili dall’intelligenza artificiale e dall’IoT, a garantire alle città del futuro quella capacità di sentire, e al tempo stesso, a consentire a chi le progetta e governa di pensare a nuovi paradigmi di sviluppo.
“Le città di oggi le hanno fatte uomini di ieri. Noi abbiamo il diritto di pensare a quelle di domani, senza complessi, a patto che l’obiettivo sia questo: il domani. Fare città oggi per l’oggi significa farle nascere vecchie. Le tecnologie dovranno pervadere tutto e poi scomparire ai nostri occhi.” - afferma Ratti.
Ma in che modo è possibile farlo? Come mettere in relazione oggetti, infrastrutture e cittadini? Come integrare tutti i dati condivisi e sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie e degli applicativi digitali che rendono le nostre città intelligenti e sensibili?
È quanto perseguito da Sensoworks con la sua piattaforma IoT come soluzione a supporto del paradigma smart city. L’obiettivo è quello di automatizzare la raccolta di questi dati critici per la gestione urbana ed elaborarli per permettere alla pubblica amministrazione di definire strategie e servizi atti a migliorare:
Per saperne di più sulla soluzione Smart City di Sensoworks e sui suoi vantaggi funzionali, fissa un incontro con la nostra responsabile vendite, Eleonora Stragliotto (prenota un incontro nel suo calendario).
Forse non tutti sanno che il Tamigi fu dichiarato biologicamente morto nel 1957. Infatti, il famoso fiume londinese è stato una fogna a cielo aperto per secoli, causando diverse epidemie di colera fino a che il governo non decise di intervenire a metà dell’800 - specialmente dopo un evento in particolare, il Great Stink.
Fu solo negli anni '60 che progetti di ricostruzione per la ripresa di una Londra distrutta dalle bombe hanno migliorato la precedente rete fognaria, sanificando le acque e portando il fiume a nuova vita. Ad oggi, passanti possono persino ammirare il ritorno delle foche vituline a Richmond Lock.
Più recentemente, tuttavia, nel 2018, la crescente popolazione della capitale britannica pone una nuova minaccia al sistema fognario attuale. Le autorità hanno mille difficoltà nello stare al passo con la gestione quotidiana delle acque fognarie.
Se abbiamo imparato qualcosa dalla storia del Tamigi, allora dovremmo per lo meno sapere che la gestione delle fogne e delle acque è di elevatissima importanza per il benessere delle città e della popolazione.
Monitorare e gestire infrastrutture critiche come la rete fognaria sono attività solitamente portate avanti caso senza la necessaria periodicità e approfondita analisi. Inoltre questo tipo di manutenzione ha due grossi limiti: viene ignorato qualsiasi evento accaduto nell’intervallo temporale fra due interventi di manutenzione e viene riparato solo il problema o il danno accaduto precedentemente, senza la possibilità di prevedere una manutenzione futura ed evitare quindi danni successivi.
Inoltre, interventi periodici di massa hanno un peso non trascurabile sul budget annuale, sia per le singole aziende che per i contribuenti - che pagano questo costo in bollette più salate o in tasse più pesanti.
In secondo luogo, urbanizzazione e uso eccessivo delle infrastrutture sono elementi critici in questo specifico settore delle infrastrutture civili. Una scarsa gestione della rete fognaria può avere effetti disastrosi sulla salute della popolazione e sull’ambiente, arrecando danni che possono essere risolti solo in anni.
Ciò significa che le aziende non hanno altra scelta se non di allocare gran parte del proprio budget su attività di controllo piuttosto che sul miglioramento delle proprie operazioni, rallentando lo sviluppo e il progresso dell'intera infrastruttura, in questo caso fognaria.
Noi possiamo predire cosa avverrà in futuro. La nostra piattaforma si concentra sulla possibilità di implementare manutenzione predittiva nelle infrastrutture civili per anticipare qualsiasi problema prima che questo si verifichi.
Attraverso un sistema distribuito di sensori appositamente installati in punti strategici dell’infrastruttura, la piattaforma IoT di Sensoworks raccoglie tutti i dati necessari ancora grezzi e incomprensibili e lo traduce in informazioni leggibili e indicizzate su dashboard appositamente create. Ciò permette sia alla piattaforma IoT di Sensoworks sia ai gestori e ai supervisori di capire cosa è stato, e cosa ne sarà dell’infrastruttura monitorata e di intervenire tempestivamente se necessario.
Nel caso di tunnel e tubi di reti fognarie, Sensoworks ha progettato una soluzione basata su sensori costituiti da cavi in fibra ottica lunghi fino a 50 chilometri. Per il monitoraggio di reti fognarie i sensori che impieghiamo sfruttano lo scattering di Brillouin lungo tutta la fibra ottica.
Un cambio nella frequenza di Brillouin segnala alla piattaforma un cambio nella temperatura e/o nella tensione meccanica. Ogni cavo è progettato per reagire a entrambi i fenomeni.
I progetti di Sensoworks funzionano con sistemi di “loop chiuso” per raggiungere risultati migliori in termini di risoluzione spaziale. La differenza fra “loop chiuso” e “loop aperto” dipende dall’uso della radiazione della luce: “trasmessa” nel primo caso e “riflessa” nel secondo.
Grazie a Sensoworks, le reti fognarie sono monitorate costantemente (24h al giorno, 365 giorni all’anno) per più di 37km di tubi. La piattaforma è sempre alla ricerca di deformazioni, controlla costantemente i livelli d’acqua, la velocità e la portata e controlla potenziali anomalie dovute a infestazioni parassitarie.
Questo sistema non è limitato solo alle reti fognarie. La piattaforma IoT di Sensoworks è progettata per essere altamente scalabile ed adattabile ai diversi sistemi infrastrutturali. Sensori applicabili in questo modo possono essere installati su tubi dell’acqua e del gas (per quest’ultimo, Sensoworks utilizza un Sistema Acustico Distribuito ad alta frequenza ad alta precisione per le fughe di gas) per monitorare il sistema di riscaldamento o la fornitura d’acqua.
In questo modo le autorità di gestione possono eseguire meno interventi ma con maggiore precisione, contenere sia potenziali malfunzionamenti che i costi di manutenzione - sia costi operazionali che quelli per il dislocamento del personale.
Inoltre, le cause per i malfunzionamenti di strutture sotterranee possono essere complesse da comprendere e solo attraverso interventi costosi si può avere una valutazione delle ragioni di guasti e malfunzionamenti. La dashboard della piattaforma di Sensoworks, invece, riporta informazioni chiare, con soglie e limiti configurabili per notificarti in tempo reale il caso in cui un qualsiasi valore superi i limiti di sicurezza. E sapere cosa sta succedendo e dove.
La missione di Sensoworks è di fornire soluzioni che possano migliorare la vita quotidiana delle persone. Le infrastrutture, oggi, ne sono parte integrante: le nostre vite sarebbero molto più difficili senza il sistema infrastrutturale di strade, ponti, tunnel, reti fognarie, e così via.
L’urbanizzazione e l’evoluzione dei nostri stili di vita deve essere accompagnato da un costante miglioramento della tecnologia e dei sistemi in uso, a maggior ragione se confrontato con un numero crescente di persone che fanno uso delle infrastrutture civili.
Sensoworks crede nel potenziale della tecnologia a servizio delle persone. Il monitoraggio delle infrastrutture e dei servizi cittadini è il modo in cui vogliamo restituire valore alla comunità, e prevedendo cosa avverrà vogliamo dare a tutti il potere di un’infrastruttura più forte e sicura.
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LE SMART CITIES SONO QUELLE CITTÀ IN CUI COLLEGAMENTI E SERVIZI SONO RESI PIÙ EFFICIENTI GRAZIE ALL’UTILIZZO DI TECNOLOGIE DIGITALI E DI TELECOMUNICAZIONE, AL FINE DI CREARE UN BENEFICIO PER ABITANTI E BUSINESS.
Lo dice la Commissione Europea che, all’interno dell’Unione, si è fatta promotrice di questa svolta tech per le sue città.
L’adozione di tecnologie d’informazione e telecomunicazione (ICT) ha implicazioni nei più diversi ambiti, che l’Università di Vienna cataloga così:
Questa ampia ma precisa classificazione aiuta a capire come gli obiettivi delle città del futuro siano molteplici.
Una nuova mobilità, fornitura d’acqua ed elettricità a impatto ridotto, efficienza nel sistema di smaltimento dei rifiuti, ma anche una amministrazione reattiva e digitale, sicurezza per i cittadini e per i più bisognosi: questi sono alcuni degli obiettivi.
Sensoworks ha già trattato l’argomento e proposto numerosi soluzioni per migliorare la qualità di vita delle nostre città. Pertanto, il focus di questo articolo è tutto sulla Smart Mobility.
L’obiettivo della Smart Mobility è quello di promuovere soluzioni innovative per gli spostamenti all’interno della città. Infatti, ridurre il traffico, dare la possibilità di muoversi in maniera flessibile, sicura, conveniente e green, sono la chiavi per un aumento della qualità della vita.
Questi modelli si possono raggiungere sia potenziando i mezzi di trasporto già esistenti, che migliorando le infrastrutture esistenti.
La flessibilità e l’efficienza sono due degli aspetti principali della nuova mobilità. Per esempio, il viaggiatore deve poter scegliere di volta in volta il miglior metodo di spostamento a seconda del tragitto da effettuare, accedervi facilmente, ed effettuare lo spostamento nel minor tempo possibile.
Inoltre lo spostamento deve avvenire in sicurezza, grazie a mezzi affidabili e infrastrutture adeguate, come piste ciclabili, stazioni di ricarica, segnaletica e percorsi ad hoc pensati per i micro spostamenti, ma anche grazie alle stesse aziende, come nel caso di Lime.
Il percorso tracciato è quello di uno sviluppo green della mobilità.
Monopattini, bici e scooter elettrici, sono sempre più comuni nelle città, insieme al car sharing, apripista nel settore.
Tutti questi strumenti hanno come obiettivo quello di ridurre le emissioni, l’inquinamento, sia tramite un minor utilizzo di combustibili, che riducendo il traffico.
Infografica dell’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility
Inoltre provocano altri benefici, diretti e indiretti: i costi dello sharing sono sicuramente inferiori, sia dal punto di vista economico, che della qualità della vita. Nelle principali città europee, infatti, è possibile impiegare il 30-40% in più del tempo per compiere una tratta stradale. È stimato che questo tempo, produca un danno annuale dell’1% del PIL dell’Unione Europea, pari a 100 miliardi di euro.
Ridurre questo tempo significa ridurre inquinamento, stress, aumentare la produttività con un beneficio a livello locale, nazionale e comunitario.
La grande crescita della smart mobility non coinvolge solo le modalità di spostamento, ma anche tutto ciò che concerne gestione, integrazione e messa in sicurezza dei viaggiatori, tramite lo sviluppo e il monitoraggio della rete infrastrutturale connessa alla mobilità.
In particolare, la gestione della flotta di qualunque tipo di veicolo è parte fondamentale del miglioramento dei servizi.
Veicoli più sicuri, costantemente monitorati in tutte le loro componenti, garantiscono un miglior funzionamento e una maggior efficacia. Così come l’integrazione dei diversi sistemi di spostamento.
Potenziando punti nevralgici, come stazioni, parcheggi, scuole, uffici, si può favorire una mobilità modellata sulle micro tratte
Infine, l’adozione delle nuove metodologie V2I, “vehicle to infrastructure”, invece, possono darci una visione a 360° del sistema stradale cittadino.
Si tratta di dotare di sensoristica i principali snodi viari delle città, dando la possibilità di notificare traffico in arrivo, condizioni metereologiche, ma anche capire se abbiamo parcheggiato bene o no il nostro mezzo, o se l’illuminazione in un dato tratto stradale è sufficiente.
Scrivici per approfondire qualche argomento specifico o per suggerirci prossimi argomenti che ti piacerebbe leggere!
Secondo una classificazione dell’Università di Vienna, ci sono 6 fattori che distinguono una cosiddetta smart city:
Ogni fattore contribuisce alla realizzazione di una smart city dove la distanza fra bisogni e soddisfazione viene colmata. La tecnologia che ci aiuta a creare una città intelligente è l’IoT (l’Internet of Things), dove qualunque cosa “prende vita” grazie a sensori appositamente installati e una connessione wireless stabile in ogni angolo della città. Tutti i dati generati dai sensori convergono verso un “cervello” centrale dove vengono elaborati più approfonditamente da sofisticati algoritmi di Intelligenza Artificiale così che le “cose intelligenti” possa agire in modo conforme alle preferenze e alle abitudini umane.
Le cose divenute intelligenti rompono la distanza spaziale e ci permettono di soddisfare tutti i nostri bisogni nel minor tempo possibile, senza dover persino uscire di casa.
Nonostante l’urbanizzazione non sia un fenomeno prettamente recente, questi ultimi decenni hanno visto una crescita esponenziale della popolazione urbana. Solo 15 anni fa la popolazione rurale era ancora la maggioranza delle persone sulla Terra. Solo nel 2007 la popolazione urbana ha superato quella delle aree rurale per la prima volta nella storia!
Ciò dovrebbe essere abbastanza per comprendere l’enorme cambiamento demografico e urbano. Ma soprattutto, dovrebbe essere abbastanza per realizzare l’immenso impatto che questo cambiamento delle nostre vite ha avuto sull’ambiente e sulla società di cui facciamo parte. Se a questo aggiungiamo anche il fatto che viaggiare e spostarsi in giro per le città, per turismo o per lavoro, sia sempre più semplice, così come l’acquisto di macchine e mezzi di trasporto, allora possiamo immaginare quanto complessa sia la società odierna.
Se inquinamento, sovrappopolazione, mobilità mediocre erano veri tre decenni fa, oggi troviamo questi problemi esponenzialmente amplificati da un maggior numero di persone che risiedono in aree urbane ed esacerbati da anni di politiche inefficienti e inattività. Tuttavia, è anche vero che oggi possiamo accedere più facilmente a tecnologie e soluzioni avanzate.
Le tecnologie di cui siamo a disposizione oggi ci aiutano a raccogliere e processare i dati di cui abbiamo bisogno per valutare situazioni critiche o per potenziare l’efficienza di processi di manutenzione e conservazione. L’IoT è una soluzione incredibile in questo senso: ci permette non solo di avere costantemente un occhio sui posti dove abbiamo installato dei sensori, ma anche di raccogliere tutti i dati necessari, di inviarli a un terminal e di tradurli in informazioni leggibili.
Tecnologie per la trasmissione di dati si sono evolute moltissime negli ultimi anni e permettono un livello di connettività altissimo in ogni angolo della città: pensiamo soltanto a come siamo passati dal 2G al 5G in poco meno di 30 anni - con le nuove tecnologie 6G attualmente sotto sviluppo. Questo sviluppo tecnologico ci permette di inviare e ricevere quantità di dati impensabili giusto qualche decennio fa. Non solo, ma siamo a disposizione anche di tecniche di registrazione e messa in sicurezza di dati, come la tecnologia blockchain, che cripta i dati in un registro non modificabile di dati per consulto e utilizzo futuro.
Tutto ciò ha portato a un coinvolgimento più ampio di tecnologie e aziende nella vita pubblica, portando il settore privato e i fornitori di nuove soluzioni più vicini alla pubblica amministrazione. Ad oggi, è molto più comune vedere contratti e partenariati tra il settore pubblico e privato per il monitoraggio e la fornitura di tecnologie per infrastrutture e cantieri, dando vita a un nuovo modo di concepire l’espansione e il controllo delle infrastrutture e delle utenze cittadine.
Città ovunque nel mondo già si stanno avvantaggiando con tutta una serie di nuove soluzioni, metodologie e dispositivi come sensori, controller, dispositivi di comunicazione, videocamere nel tentativo di diventare realmente delle smart city. Tuttavia, installare questi dispositivi è solo il primo passo nella trasformazione verso una città intelligente. Altrettanto importante è l’implementazione di un “cervello”, un terminal centrale che garantisca il dialogo fra dispositivi e persone.
Un esempio di soluzione attraverso il monitoraggio di dati è quello della mobilità e del traffico. Raccogliere e tradurre i dati necessari può aiutarci a monitorare il traffico e i parcheggi o a supportare alti numeri di veicoli in circolazione senza incorrere in costi di ampliamento stradale o costruzione nuove corsie e aree parcheggio.
Soluzioni che prevedono l’uso di sensori installati nel manto stradale per registrare se un veicolo è parcheggiato nello spazio sopra o piazzati all’entrata e uscita di parcheggi possono darci un’idea della disponibilità di spazi per parcheggiare il proprio veicolo. Mentre una combinazione di sensori come lettori per le targhe, sensori all’interno del veicolo, telecamere CCTV per controllare il traffico, sensori installati nel manto stradale per monitorare la circolazione e la sosta dei veicoli ci dà un’ottima valutazione della situazione del traffico corrente.
Nonostante queste soluzione possano risultare confinate a una sola area critica e specifica, piuttosto che agire su tutta la città, le nuove metodologie V2I (“vehicle to infrastructure”, opposte a V2V, “vehicle to vehicle”), invece, possono darci una visione più olistica del sistema stradale cittadino. Per esempio, corsie con sensori V2I possono notificarci di potenziale traffico più avanti o persino di condizioni metereologiche in arrivo, suggerendoci di rallentare o di seguire una strada alternativa per non rimanere bloccati nel traffico.
Tuttavia, nonostante le nuove tendenze sulla micromobilità e la larga adozioni di mezzi di trasporto alternativi, l’utilizzo inefficiente delle strade è ancora un problema rilevante per le grandi città del mondo. Gli ingorghi stradali hanno un forte impatto sull’ambiente, oltre a porre problemi di inquinamento acustico e a far perdere tempo ai molti pendolari bloccati nel traffico o aspettando il verde davanti a semafori obsoleti. Per quanto sembri strano; sì, è stato provato che i sistemi attualmente in uso per i semafori sono obsoleti.
Inoltre, parcheggiare e rimanere bloccati nel traffico non sono solo causa di ingorghi e frustrazione, ma hanno effetti indesiderati anche sulle fonti di guadagno delle municipalità. I parcheggi, ad esempio, sono solitamente la seconda o terza fonte di guadagno per le città. Un uso errato di parcheggi e infrastrutture - come la mancanza di parcheggi a più piani nei centri città - possono avere ripercussioni non solo sull’ambiente, ma anche sulle finanze cittadine.
Sistemi di Advanced Traffic Management Systems (ATMS) e Advanced Traveler Information Systems (ATIS), tuttavia, si basano principalmente su misure euleriane da posizione fissa e da rilevatori di loop e radar. Questi possono raccogliere dati riguardo al flusso, la velocità e la locazione di veicoli (come negli esempi che abbiamo visto prima), ma non possono darci informazioni riguardo la traiettoria di questi, come osservazioni dirette sulla direzione o il tempo di viaggio - cioè misure lagrangiane. Ciò vuol dire che stiamo perdendo l'opportunità di ottenere indizi importanti sul comportamento del traffico per capire come migliorare le nostre città al meglio.
Dati collezionati da diversi sistemi che impiegano misure lagrangiane, insieme a soluzioni e misure avanzate già esistenti, ci permetterebbero di avere una visione più olistica della vita cittadina e di istruire al meglio autisti e passanti riguardo la situazione attuale del traffico e dei parcheggi, non solo per determinate aree in un dato lasso di tempo, ma anche prevedendo la scorrevolezza del traffico, la durata del viaggio, il probabile tempo di partenza delle macchine parcheggiate e così via.
Nonostante città come Shanghai, Pittsburgh, Londra, New York, Milano, ecc., abbiano già implementato delle importanti innovazioni nel contesto urbano e si dirigano rapidamente verso un concetto di smart city, c’è ancora molto spazio per l’ulteriore progresso del benessere cittadino. Per questo, Sensoworks crede che non dovremmo mai fermare la ricerca per nuove soluzioni che possano semplificare e migliorare le nostre città e le nostre vite.
I contesti urbani sono diversi e differenti, ognuno con i propri bisogni e peculiarità. Per questo Sensoworks ha sviluppato una piattaforma altamente personalizzabile e impiegabile attraverso vari settori.
Tutti i nostri prodotti sono progettati da ingegneri specializzati per assicurare la massima efficienza riguardo a caratteristiche, architetture e UX, sia per privati che per la pubblica amministrazione. Inoltre, collaboriamo strettamente con i produttori e gli integratori di HW. L’ecosistema che abbiamo costruito - e che miglioriamo costantemente - ci permette di delineare la nostra piattaforma come una vera e propria soluzione end-to-end, dai sensori prodotti dai nostri partner all’integrazione dei nostri servizi nell’intera architettura del cliente.
Che la tua sia un’azienda privata o una pubblica istituzione, abbiamo sviluppato la nostra piattaforma per essere vicina alle tue reali necessità: flessibile, per permetterti di partire a costi bassi e crescere velocemente nel tempo; integrabile con nuovi strumenti nel futuro (e tagliare facilmente i software obsoleti).
La nostra attenzione è focalizzata fortemente sull’uso dei dati che devono essere disponibili velocemente e trasformati in informazioni nell’immediato. A permetterlo è la nostra componente Edge, che permette che i dati siano analizzati in real time direttamente dalle componenti periferiche. Le stesse decisioni vengono prese direttamente sul luogo dell’evento, garantendo tempi di risposta pressoché immediati e a bassa latenza.
Il componente di Edge computing, inoltre, consente di raccogliere dati da diverse tipologie di dispositivi, tutti connessi allo stesso Edge gateway che funge da hub per la connettività. In questo modo i dati vengono inviati alla piattaforma in Cloud da un unico gateway: questo consente inoltre l’unione di più dispositivi insieme, evita il ricorso a singole connessioni “one-to-one” (sensore/terminale), e abbatte il dispendio di energia, migliorando in definitiva l’efficienza generale della connettività nelle città intelligenti.
Parlando di smart city, non lavoriamo solo per gestire i problemi legati al parcheggio, ma con l’obiettivo più ampio e di lungo termine di creare un’unica infrastruttura che accolga i dati relativi a tutte le attività cittadine, eventualmente integrabili con software e applicazioni terze. E facilitare, così, le condizioni di vita per l’intera comunità.Se vuoi saperne di più sulle funzionalità della nostra piattaforma, e scoprire l’intera gamma di soluzioni di monitoraggio, scrivici. Commenta l’articolo o visitaci su sensoworks.com.